ACCEDI

Password dimenticata?

×
Seguici su Instagram Feed RSS Seguici su YouTube

Dove spendono gli italiani in tempi di crisi

Un'interessante indagine rivela come e dove spendono gli italiani in tempo di crisi e pandemia.
Posta su Facebook Condividi su Twitter Invia su Whatsapp Invia su Telegram
Dove spendono gli italiani in tempi di crisi

È stato un anno duro per tutti, con la pandemia che ha avuto gravi ripercussioni sul piano economico e sociale. Così, al primo accenno di saldi, gli italiani si dirigono verso i negozi per cercare di risollevarsi il morale. Secondo un’indagine di Confcommercio, sei italiani su dieci hanno fatto acquisti durante i saldi invernali e la percentuale è addirittura in crescita rispetto al passato: il 64% contro il 61,8% di gennaio 2020. Ma quali sono gli articoli più acquistati? E che differenze ci sono tra i negozi fisici e quelli online?

Shopping digitale, la spesa media sale
Durante il lockdown gli italiani hanno imparato ad acquistare online, e pensano che questo sia il momento migliore per passare dalla teoria alla pratica. Si stima che il 35% dei consumatori abbia approfittato degli sconti per lo shopping online, rinunciando addirittura ai negozi tradizionali. Il trend è in aumento del 13,7%. Diminuisce invece la spesa media: 254 euro contro i 324 dell’anno scorso, una differenza di 70 euro. Uno dei settori più in crescita è quello del gambling online: gli ultimi dati AGIMEG evidenziano un aumento del 39% da gennaio a ottobre 2020, un risultato che va chiaramente a colmare le perdite delle sale fisiche chiuse ormai da mesi. Uno dei casinò che ha collezionato un numero particolarmente alto di feedback positivi è Zet Casinò, e il merito va senza dubbio al bonus di benvenuto vantaggioso. Per i nuovi iscritti è previsto un bonus del 100% sul primo deposito fino a un massimo di 500 euro, in più vengono erogati anche 200 giri gratis da utilizzare sulle slot. Questo mix vincente ha convinto gli ex scommettitori dei casinò fisici a passare finalmente al gioco digitale, ma ha attratto anche molti nuovi giocatori che, complice anche il tempo forzatamente passato in casa, si stanno avvicinando al settore solo ora.

Negozi fisici, al top l’abbigliamento
La situazione è diversa per i negozi fisici e Confcommercio rivela cos’hanno messo gli italiani nel carrello durante il periodo di saldi. Al primo posto ci sono i capi d’abbigliamento: sono stati acquistati dal 96,6% dei consumatori, lo 0,7% in più rispetto all’anno precedente. Seguono le calzature con l’89,3%, ben il 7,3% in più rispetto al 2020. I settori in calo sono invece quello degli accessori (33%, -4% rispetto al 2020) e della biancheria intima (25,5%, -4,5%). Gli articoli acquistati sono stati quasi esclusivamente quelli in saldo, un’offerta molto apprezzata: viene giudicata positivamente dal 94% degli italiani e il 77% si ritiene “molto o abbastanza tutelato” nell’acquisto. Entrambi i dati sono in forte crescita rispetto all’anno precedente.

Spendere soldi

È un segno di ripresa?
Non sono certo negativi i dati rilevati, ma nemmeno così positivi da indicare una ripresa per l’economia del Paese. Il Pil italiano è infatti in caduta libera del 9-10% e la ripresa dipende principalmente dalla diffusione del vaccino. Finché non si avranno dati certi sui risultati, il rischio di non riuscire a fermare i contagi rimane alto e le disposizioni non permetteranno di riaprire regolarmente tutti gli esercizi. A risentire di queste limitazioni sono principalmente i negozi fisici: una piccola impresa su quattro teme di chiudere nel 2021 se l’emergenza dovesse protrarsi. La situazione è aggravata dagli aiuti da parte del governo che tardano ad arrivare o non sono sufficienti. Questo è l’analisi condotta dal Centro studi Cna di Massa Carrara, dal titolo “Pensare un futuro senza Covid – Le aspettative delle imprese per il 2021”. Tra i settori più in difficoltà ci sono turismo e ristorazione, due cardini dell’economia e della cultura della Penisola. Nel turismo, in particolare, la crisi ha colpito gravemente il 78,3% delle imprese e le possibilità di ripresa completa sono ancora un orizzonte lontano.

22 Gennaio 2019, di Fuoriditesta.it

Potrebbe interessarti anche

Altre notizie assurde