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La prigione più lussuosa al mondo

La prigione più lussuosa al mondo

La Norvegia è famosa nel mondo intero per il proprio sistema carcerario permissivo e all’avanguardia. Nonostante questo però, esiste un carcere che supera tutte le più rosee aspettative di libertà e comfort. Si tratta del carcere di Bastoy, una piccola isola situata ad appena 1 chilometro dalla terra ferma, nei pressi di Oslo. Nella prigione di Bastoy, al vostro arrivo, sono i detenuti stessi a darvi il benvenuto, aiutandovi ad ormeggiare la barca e a procedere verso la vostra destinazione.

Una volta sbarcati, sull’isola si può trovare realmente ogni comfort, l’unica cosa che non si vede mai, sono le guardie armate e le grate o recinzioni ad impedire ai detenuti di fuggire. Gli ‘abitanti’ dell’isola vivono in piccole casette private e sono liberi di uscire e godere della natura che l’isola offre, facendo lunghe passeggiate, godendosi le saune a disposizione e prendendo il sole sulle decine di sdraio presenti.

Se volessero i detenuti potrebbero scappare dall’isola in ogni momento, prendendo una barca, o addirittura nuotando eppure nella storia del carcere quasi mai nessuno è scappato da questo Alcatraz in versione extra lusso. La pena per chi tenta la fuga è il trasferimento in un penitenziario di massima sicurezza, dove la vita è più dura rispetto a Bastoy. Giusto per fugare ogni dubbio, tutti i 115 detenuti di Bastoy sono accusati di gravi crimini e sono considerati delinquenti alla stregua di qualsiasi altro detenuto nel mondo.

Nell’isola tutti i detenuti svolgono un lavoro dalle 8 del mattino fino alle 3.30 del pomeriggio, grazie al quale ricevono un compenso di 10 euro con il quale possono fare la spesa nel mercato dell’isola. Ogni sera però è servita la cena dal carcere che offre un menu diversificato che comprende pollo, carne e salmone.

Uno dei pochi doveri dei detenuti sono i frequenti check a cui devono sottoporsi ogni giorno, per assicurare alle guardie di essere ancora presenti sull’isola. Quasi un peccato non esserci!

9 Giugno 2012, di Staff

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