Le 5 curiosità sugli antichi romani
La storia ci insegna molto e ci racconta delle grandi gesta di uomini che hanno fatto, poi, scrivere pagine e pagine di libri, ma anche di guerre, conflitti e costumi che sono stati adottati dalle diverse società. Ci sono, però, 5 curiosità, alquanto strane, sugli Antichi Romani che forse non conoscete. Vediamo quali sono.
5) Bere il sangue dei gladiatori
![Bere il sangue dei gladiatori](https://www.fuoriditesta.it/classifiche/img/57-5.jpg)
Gli Antichi Romani pensavano che il sangue dei gladiatori avesse delle proprietà benefiche tali da poter guarire l'epilessia. Dopo che un gladiatore moriva nell'arena, il suo sangue veniva venduto tra i presenti, anche a prezzi molto alti.
4) Falli portafortuna
![Falli portafortuna](https://www.fuoriditesta.it/classifiche/img/57-4.jpg)
I falli venivano usati come porta fortuna dagli Antichi Romani: l'organo genitale maschile, infatti, in posizione eretta era considerato un simbolo di buon auspicio, soprattutto per questo popolo altamente superstizioso.
3) Tassa sull'urina
![Tassa sull'urina](https://www.fuoriditesta.it/classifiche/img/57-3.jpg)
Tito Flavio Vespasiano, creatore dei famosi "vespasiani", ossia i bagni pubblici, stabilì una tassa sull'urina. Strano, no? Immaginate quanti soldi si potrebbero guadagnare. In fondo, è impossibile trattenerla...
2) Un cavallo come senatore
![Un cavallo come senatore](https://www.fuoriditesta.it/classifiche/img/57-2.jpg)
Ebbene sì: l'imperatore romano Caligola, appartenente alla dinastia Giulio-Cladia, nominò un cavallo senatore. Avrebbe voluto nominarlo anche console, ma la morte sopraggiunse e la sua volontà non fu compiuta...
1) Solo gli stranieri subivano crocifissione
![Solo gli stranieri subivano crocifissione](https://www.fuoriditesta.it/classifiche/img/57-1.jpg)
I cittadini romani non subivano crocifissione: tale punizione terminale, infatti, veniva riservata esclusivamente agli stranieri, i quali potevano perdere la vita in questa maniera, anche solo per aver commesso un semplice furto. I cittadini romani, invece, rischiavano, al massimo, l'esilio.